31 maggio 2022

Anni ‘90. L’anno dei mondiali Italia ‘90, i mondiali di Baggio e Schillaci, i mondiali che ancora si guardavano a casa davanti al televisore, perché non era ancora troppo diffusa l’abitudine di ritrovarsi nei bar o di vedere le partite in piazza davanti al maxischermo.
Ricordiamo ancora le serate trascorse a casa di amici, o di amici di amici, con il tavolo imbandito di tante specialità. Il rituale era sempre lo stesso: prima la cena, poi la partita. Capitava che le due cose avvenissero contemporaneamente, ma diciamo che era un’abitudine diffusa maggiormente dai tifosi meno accaniti. Gli altri, infatti, avevano solo occhi e orecchie per la partita che si stava disputando in tivù, al massimo stuzzicavano qualcosa fra il primo e il secondo tempo.
Fu in quella occasione che i più piccoli della compagnia decisero di dare ancora più senso a quelle serate, sai come? Distribuendo a tutti gli invitati una spilletta con Ciao, la mascotte dei mondiali Italia ‘90, da indossare a ogni incontro dell’Italia. Una sorta di amuleto che avrebbe dovuto portare fortuna. Tutti sappiamo come siano andati a finire quei mondiali, ma tutti ricordiamo anche l’entusiasmo che riuscirono a generare, il senso di appartenenza e la voglia di stare insieme, di ritrovarsi e tifare Italia.
Le spille con Ciao contribuirono ad accendere l’entusiasmo, a farci sentire uniti in un solo intento: sostenere i nostri campioni. Indossarla ci inorgogliva e ci rendeva un gruppo. Può sembrare strano, ma noi, ancora oggi, custodiamo con affetto quella spilla perché a essa sono legati bellissimi ricordi, emozioni profonde e un senso di amicizia che ci è rimasto cucito addosso.